I Senior di Solema: una vita dedicata all’azienda e alla crescita degli Under25

29/02/2024

I Senior di Solema: una vita dedicata all’azienda e alla crescita degl

Torna l’appuntamento con i Senior: una selezione di dipendenti Solema che hanno visto crescere l’azienda e hanno contribuito alla crescita dei più giovani, motivandoli giorno dopo giorno nel loro processo di formazione e integrazione.

Oggi incontriamo: Mario Pesenti Responsabile Area Ricerca, Sviluppo e Produzione Elettrica e Chantal Rota Sales Back Office e Travel/Events Manager.


Destreggiarsi tra l'organizzazione dell'ufficio vendite, degli eventi e dei viaggi: l'esperienza di Chantal Rota.

Chantal Rota, lavora in Solema dal 2006. Nei primi anni si divide tra il lavoro di back office per l’ufficio commerciale e il coordinamento tra reparto vendite e amministrazione. Con gli anni assume anche l’incarico di Travel and Event Manager, ruolo poco celebrato ma che in un’azienda è di fondamentale importanza.

Se in Solema c’è una trasferta delicata o un evento importante da organizzare, state certi che finirà tutto nelle mani preziose di Chantal

E non parlatele di DRUPA! Se la sogna di notte…


Chantal, parlaci dei tuoi studi, dell’arrivo in Solema e delle prime mansioni.

«Dopo il diploma in ragioneria con indirizzo linguistico-commerciale e turistico cercavo un lavoro part-time che mi permettesse di proseguire gli studi. Ho saputo che Solema cercava una persona per coordinare il lavoro di back office per il reparto commerciale. Mi sono proposta e sono stata assunta part-time. Era il 2006 e il mio compito era di occuparmi della gestione dei clienti acquisiti e dei loro ordinativi. Poi col tempo ho cominciato a fare le conferme d’ordine e a redigere le commesse di produzione, e quando sono stata assunta a tempo pieno - era il 2010 - ho cominciato a tenere i rapporti tra il reparto commerciale e quello amministrativo. Ma il mio primo, vero incarico di responsabilità, risale al 2008 quando mi venne affidata la gestione e l’organizzazione della presenza di Solema alla DRUPA, la più importante fiera internazionale del settore stampa e legatoria».

L’esperienza della DRUPA ti ha portato a diventare la “Travel and Event Manager" di Solema. Ci racconti com’è andata? E’ un lavoro che ti piace?

«Diciamo che è stata una cosa naturale. I miei superiori furono contenti di come avevo organizzato la mia prima DRUPA e così iniziarono ad affidarmi la gestione degli spostamenti in Italia e all’estero di tutti i dipendenti Solema, in particolare di commerciali e trasfertisti. Il che significa non solo l’organizzazione degli interventi tecnici, ma anche della logistica: macchine a noleggio, voli, hotel, assicurazioni etc… Poi ho cominciato ad organizzare i Sales Meeting aziendali e altri eventi interni ed esterni, compreso quello per il 40esimo anniversario della Solema, due anni fa, per il quale ho selezionato le possibili location, organizzato i servizi di catering, e gestito l’arrivo degli invitati, Se mi piace? È un lavoro che mi diverte e lo faccio con passione. Quando devo organizzare i viaggi per i miei colleghi lo faccio come se quel viaggio lo dovessi fare io. E poi posso capitalizzare i miei studi turistici e linguistici. Ah, dimenticavo: in tutto questo continuo sempre con il lavoro di back office e di coordinamento tra il commerciale e l’amministrativo».

Ci sveli qualche curiosità del tuo lavoro di Travel Manager? Ad esempio, come scegli gli hotel e i voli?

«Nella ricerca degli hotel e prima di prenotare guardo sempre le valutazioni su Trip Advisor e Booking. Sulla scelta finale incide molto la vicinanza all’aeroporto o ad un eventuale fiera, e se all’interno dell’hotel c’è un ristorante. Sembrano sottigliezze, ma alla fine incidono sul comfort di un viaggio, soprattutto se è un viaggio di lavoro. Per i voli mi affido a Skyscanner, un comparatore di voli, che secondo me è il migliore per incastrare orari, scali, coincidenze etc.... La mia missione è proprio quella di far viaggiare i miei colleghi creando loro il minor disagio e stress possibili e soprattutto di farli tornare sani e salvi a casa dalle loro famiglie!».

E come te la cavi con gli scioperi sempre più frequenti?

«Eh… qui tocchiamo un tasto dolente! Gli scioperi talvolta mi costringono a passare qualche ora in più la sera in ufficio a sistemare le cose e a metterci una pezza… anche se ormai i colleghi sono già preparati a questi inconvenienti e mi aiutano a districare la matassa andando loro stessi al banco delle compagnie aeree per capire come fare a cambiare volo. Con gli scioperi, ormai all’ordine del giorno, conta molto anche la destrezza e la velocità nel cercare soluzioni alternative, perché, come dice il proverbio, chi tardi arriva male alloggia…».

Poi la pandemia da Covid 19 ha complicato ancor di più l’organizzazione di viaggi e spostamenti. E’ così?

«Il lungo periodo della pandemia è stato esasperante perché eravamo tutti alle prese con una cosa nuova di cui sapevamo poco o niente, e non si capiva come fare per mandare in giro le persone rispettando norme e sicurezze. La gestione dei viaggi in tempo di Covid è stata davvero molto difficoltosa. Ricordo che, dall’estate 2020 all’estate 2022, chi viaggiava per lavoro lo poteva fare solo rispondendo a determinati requisiti imposti dal governo e infatti, in quel periodo, la metà del mio tempo la passavo sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, per analizzare quali fossero le restrizioni che tra l’altro cambiavano improvvisamente da un giorno all’altro. E ciò comportava, oltre alla solita organizzazione di routine, la programmazione dei tamponi e delle eventuali quarantene. I colleghi che tornavano dai viaggi il venerdì sera, dovevano necessariamente fare un tampone il sabato mattina per essere certi di poter ripartire il lunedì… dovevo quindi calcolare tutte le tempistiche e incastrarle nella già complicata collocazione degli orari dei voli e dei soggiorni. Un disastro!».

In questi quasi vent’anni di lavoro in Solema c’è un momento che ricordi con particolare affetto?

«Non dimenticherò mai il giorno che mi chiesero di organizzare la mia prima DRUPA, nel 2008. Rimasi subito stupita dal fatto che l’iscrizione a una fiera dovesse avvenire un anno e mezzo prima dell’inizio della fiera stessa. Poi con gli anni ho capito perché. Quell’anno avevamo prenotato uno stand di 300mq e ricordo che quando seppi il costo dell’area espositiva sobbalzai sulla sedia non avendo la minima idea di quanto potesse costare la partecipazione ad una fiera… Per me fu un’esperienza irripetibile, ma che non mi faceva dormire la notte… Ma siccome sapevo che per me era un importante banco di prova, ci misi tutta me stessa per far sì che Solema si presentasse al meglio durante questa importante vetrina internazionale. Da allora, ogni 4 anni, so che mi dedicherò a questo delicato impegno.

E il 2024 è proprio l’anno della DRUPA, giusto?

«Giusto. Infatti proprio in questo periodo siamo concentrati sulla definizione degli ultimi dettagli della DRUPA 2024 - la mia quarta DRUPA - che si terrà a fine maggio e che sarà un’edizione particolare, la prima dopo lo stop forzato del 2020 dovuto alla pandemia e quindi la prima dal 2016. A proposito: mi preme dire che quando arrivò il Covid, nel febbraio 2020, io avevo già praticamente organizzato tutto nei minimi particolari, ma poi un paio di mesi prima ci comunicarono che la manifestazione era annullata per forza di cose…

Dal 2008 al 2024: in 16 anni com’è cambiata l’organizzazione di una fiera importante come la DRUPA?

«Nel 2008 si faceva ancora quasi tutto con la carta, si usava ancora il fax e il telefono fisso… adesso invece si fa tutto tramite portale con una piattaforma creata appositamente da DRUPA per organizzare tutte le fasi dell’evento. Ogni operatore ha il suo spazio dedicato e fa tutto da lì tramite pc: dal caricamento dei progetti degli stands, fino all’acquisto dei fiori o al noleggio di trasformatori o generatori di corrente. Un notevole risparmio di tempo e di denaro».




Mario, l’esperto di quadri elettrici: con lui la sicurezza delle nostre macchine è in buone mani!

Mario Pesenti, ricopre la carica di Responsabile Area Ricerca, Sviluppo e Produzione Elettrica.

E’ in Solema dal 2001 e il suo ruolo è fondamentale per garantire il buon funzionamento elettrico delle macchine Solema. Da lui passa anche la sicurezza di ogni macchina prodotta e - dato che nel 2014 è diventato RLS di Solema - anche quella dei lavoratori.

E il ricordo di quel giorno in cui si trovò a lavorare fianco a fianco con suo figlio


Mario, raccontaci un po’ di te e di come sei arrivato in Solema.

«Sono un perito elettronico iscritto all’albo. Dopo gli studi ho lavorato in diverse aziende qua in zona, poi ho conosciuto uno dei fondatori di Solema che mi ha proposto di venire a lavorare qui perché ai tempi mancava una figura come la mia. Era il 2001 e in Solema si cominciavano a produrre macchine più grandi e performanti e quindi serviva una persona con esperienza e conoscenza in elettrotecnica. Poi, col passare del tempo, sono diventato responsabile di reparto, ruolo che ricopro ancora adesso».

In cosa consiste esattamente il tuo lavoro e quello del tuo reparto?

«Il mio reparto progetta la parte elettromeccanica delle macchine prodotte in Solema per ciascuna delle tre divisioni: la Graphicart, il Paperboard e la Robotica. Io, in prima persona, mi occupo della progettazione e dello sviluppo del quadro e del diagramma elettrico degli impianti, allo scopo di garantire il perfetto funzionamento dal punto di vista meccanico ma anche da quello della sicurezza, perché dietro a ogni macchina c’è un sofisticato sistema di procedure e barriere che impedisce all’operaio di incorrere in incidenti o infortuni. Il mio lavoro quindi non è solo legato allo schema elettrico e alla progettazione della macchina, ma anche alla valutazione dei rischi e della messa in sicurezza della macchina stessa. E’ per questo che, dal 2014, ricopro anche il ruolo di RLS di Solema. RSL sta per Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza ed è la figura che all’interno dell’azienda rappresenta i lavoratori per quanto riguarda i temi di salute e sicurezza. A me è quindi demandato il compito di controllare e stimolare il rispetto delle regole in materia di sicurezza sul lavoro, facendomi portavoce delle richieste dei miei colleghi verso il datore di lavoro. In sostanza raccolgo tutte le lamentele, sono una specie di “sindacalista della sicurezza” riconosciuto dalla legge, una voce dei lavoratori verso la proprietà in grado di segnalare eventuali rischi come la presenza, ad esempio, di un carico sospeso pericoloso di cui non se n’è accorto nessuno…».

A proposito di sicurezza sul lavoro, come fai per tenerti aggiornato sulle numerose normative CEE?

«Seguo continui corsi di formazione legati alle problematiche sulla sicurezza. Alcuni li seguo di mia iniziativa da casa, altri invece me li organizza direttamente Solema. Le normative CEE spuntano come funghi e le numerosi leggi vigenti cambiano da un giorno all’altro e frequentemente. Anche perché ogni nazione ha le sue e dato che noi vendiamo in tutto il mondo devo restare aggiornato su tutto: ad esempio negli Stati Uniti esistono procedure totalmente diverse rispetto all’Europa e cambiano anche i sistemi per calcolare la sicurezza. Un quadro elettrico europeo non è detto che vada bene anche per le normative americane. E se pensiamo che, alla base di tutto, c’è la sicurezza delle persone, conviene tenersi aggiornati».

C’è qualche progetto particolare su cui il tuo reparto si sta attualmente impegnando?

«In questo periodo ci stiamo concentrando parecchio sulla progettazione di una serie di bracci antropomorfi per la nostra divisione Robotica. Alcuni sono già stati prodotti e venduti, altri sono in fase di progettazione. La Robotica è una materia che mi affascina molto, e per capirla bene mi faccio aiutare dai miei colleghi del Reparto Software, con cui collaboro per arrivare ad un obiettivo comune legato al buon funzionamento dei robot e della loro sicurezza. Alcuni corsi di cui parlavo prima sono proprio dedicati a questo nuovo mondo in via di espansione».

Cosa sta facendo il tuo reparto per rendere competitiva Solema anche sul piano della sostenibilità ambientale?

«Noi lavoriamo costantemente per far sì che le nostre macchine consumino meno energia possibile facendole rientrare nella miglior classe energetica possibile, ma con l’obiettivo di renderle comunque sempre più efficienti e veloci facendo rendere al massimo i motori. Da qualche anno, per legge, le macchine più energivore sono uscite di produzione e questo è già un bel passo avanti verso la sostenibilità. Sempre per legge, anche sulla questione dell’acustica sono state imposte delle regole per evitare che le macchine superino un tot di decibel. L’impegno del mio reparto, in tal senso, è quello di rendere le macchine il più possibile coibentate e insonorizzate, per creare meno disagio possibile agli operatori.

Qual è il momento più bello che hai vissuto durante la tua lunga esperienza in Solema?

«Il momento per me più emozionante vissuto in Solema è quando i miei superiori hanno accettato che mio figlio Angelo venisse qui in azienda per un breve stage formativo. Non capita a tutti di andare a lavorare con il proprio figlio, gomito a gomito, come se fosse un normale collega di lavoro. Non mi sembrava vero all’inizio pensavo ad uno scherzo e invece era lì, nel posto in cui io lavoravo da tanto tempo. E’ stata una cosa bella, irripetibile. E ringrazio Solema per l’opportunità che ci ha dato, a me e a Angelo».

E poi com’è andato lo stage?

«Molto bene direi. Angelo ha fatto i miei stessi studi e il periodo trascorso qui da noi gli è servito per crescere e per capire come si lavora in un’azienda seria. Poi lui ha preso la sua strada e adesso lavora in un altro posto, ma quei 60 giorni io me li ricorderò per sempre!».

Solema ha da poco compiuto i 40 anni, tu ci lavori da oltre 20, ci spieghi qual è il segreto di questo posto?

«In Solema, fin dal primo giorno in cui sono arrivato, ho trovato una famiglia pronta ad accogliermi, e un ambiente in cui non mi sono mai sentito a disagio. E questo è molto importante per me. In Solema tutti ci sentiamo parte di un gruppo, e in 20 anni non ho mai trovato nessuno che volesse farmi uno sgarbo o un dispetto. E parlo di tutti: dal vertice più alto fino all’ultimo arrivato. Sì, certo, ogni tanto senti qualcuno urlare ma questo è normale. E poi c’è quello che si impegna un po’ di più e quello che si impegna un po’ di meno, e anche questo è normale. Ma ripeto: qui si lavora serenamente e quando si lavora bene si rende tutti al meglio. E’ questo probabilmente il segreto di Solema. A me piace venire a lavorare qui, lo faccio volentieri».




Per maggiori informazioni su Solema scrivete a info@solema.it o chiamate lo 035 654111.

Desideri maggiori informazioni?