Solema e Veronapack: una splendida collaborazione alla prova dei fatti.

23/03/2021

Solema e Veronapack: una splendida collaborazione alla prova dei fatti

La prova concreta e tangibile della collaborazione tra Solema e Veronapack nel racconto di un progetto importante legato al beverage.

In una recente news di febbraio abbiamo incontrato Stefano Angero co-titolare, insieme ai fratelli Giovanni e Maria Cristina, di Veronapack, azienda veneta, leader nella produzione di imballaggi in cartone ondulato e teso, solido partner di Solema.
A chiusura del pezzo accennavamo a un importante progetto che si stava delineando – una fornitura imponente per il settore beverage – in cui proprio Veronapack avrebbe recitato un ruolo da protagonista, non senza l’apporto tecnologico di Solema.

Insomma, una partita da giocare in due.
Scopriamone i dettagli
con Stefano Angero.


Buongiorno Sig. Angero, ci racconta quando e come è nato questo importante progetto?

Tutto ha avuto inizio nel febbraio del 2020 quando Veronapack ha ricevuto un’importante richiesta di una quotazione relativa a un’ingente fornitura di prodotti da parte dello Scatolificio Sandra di San Polo di Torrile, Parma.

Si trattava di un’importante commessa per una multinazionale leader nella produzione di prodotti per il mercato del beverage. Una richiesta che prevedeva la fornitura di diversi milioni di alveari in cartoncino teso con tempi di consegna piuttosto rapidi.

In breve abbiamo confezionato la nostra offerta per Sandra e poi, a causa della pandemia che si stava affacciando in quei mesi in Italia, il progetto venne momentaneamente accantonato.
Ma a luglio, quando ormai sembrava tutto finito nel dimenticatoio, ecco la telefonata di Sandra che ci invitava presso la loro azienda per un importante progetto: “Abbiamo acquisito la commessa per il lavoro del Beverage! Bisogna partire subito, non c’è tempo da perdere, ci chiedono 11 milioni di alveari in tempi strettissimi? Siete dei nostri?”.


Immaginiamo la vostra reazione…

Beh, numeri così impressionano! Si trattava di produrre 11 milioni e 300 mila alveari entro la fine del 2021. Una sfida che Veronapack non aveva mai affrontato in oltre trent’anni di attività.
In tutto il 2019 avevamo raggiunto un totale di 4 milioni di alveari in cartone teso prodotti mentre adesso, di colpo, ce ne chiedevano 11 milioni e passa in una commessa sola… da aggiungere a una prevedibile produzione ordinaria annuale attorno ai 4 milioni.

Prima di accettare volevamo essere certi di non andare incontro a spiacevoli sorprese Abbiamo subito realizzato che avremmo dovuto necessariamente rinforzare la nostra capacità produttiva, per poter garantire al committente che saremmo stati in grado di rispettare i tempi di validazione. Così, già nel viaggio di ritorno in auto, abbiamo chiamato Solema prospettando gli sviluppi dei mesi successivi.

Abbiamo contattato in primis Luca Parsani, CEO di Solema. La data richiesta dal cliente per l’inizio della produzione degli alveari era per gennaio-febbraio del 2021. Per quella data serviva portare qui da noi in azienda le macchine necessarie a soddisfare questa produzione straordinaria, considerando anche l’emergenza sanitaria allora in corso e ciò che ne conseguiva... Ci serviva il sostegno morale e professionale di Solema.


A questo punto lasciamo la parola al CEO di Solema Luca Parsani, che ci racconta come è stata vissuta in azienda la richiesta di collaborazione.

Richieste come questa di Veronapack sono in un certo senso shockanti lì per lì, perché per noi costruttori è stato immediatamente chiaro l’impegno che stavamo per assumerci.

La commessa – che per Veronapack significava una produzione di milioni di pezzi – per noi implicava la fornitura completa (produzione, installazione, collaudo) di 3 macchine nuove: 2 montalveari Moser e una macchina da taglio punzonatrice Multiroll-Cut. Quest’ultima doveva essere in grado di alimentare entrambe le montalveari Moser a pieno regime.

La deadline era tassativa: consegna delle 3 macchine finite e collaudate entro la prima settimana di gennaio 2021, in modo tale che Veronapack fosse in grado, già dalla seconda settimana di gennaio, di effettuare gli ultimi test interni (fattibilità e logistica) e iniziare a produrre gli alveari in autonomia entro fine gennaio ad un ritmo di circa un milione al mese. Solo così si garantiva il raggiungimento dell’obiettivo dei 11 milioni e 300 mila pezzi entro la fine del 2021.

Ho chiesto al Sig. Angero qualche giorno di riflessione, consapevoli della difficoltà del lavoro e del rischio di non riuscire a soddisfare la richiesta.

In Solema avevamo intuito subito l’importanza che questo progetto aveva per Veronapack e di conseguenza anche per noi. Si trattava di dare continuità ad una partnership importante, per il presente e per il futuro di entrambe le aziende.

Un lavoro di questo tipo generalmente richiede una preparazione di 4-5 mesi, mentre qui ci veniva chiesto di farlo in 2-3 mesi… tra produzione, collaudo ed installazione delle macchine. E tra l’altro in un momento particolare perché l’estate scorsa eravamo impegnati a recuperare parte del lavoro perso a primavera durante la pandemia. L’incognita era proprio il rispetto dei tempi di consegna. A nostro vantaggio giocava però la consapevolezza che il progetto si basava su una tecnologia già ben collaudata in azienda, e non si trattava di creare da zero un prototipo che avrebbe potuto poi riservare sorprese. Questo ci ha in parte rasserenato.

Alla fine, una riunione tra Direttore Commerciale, Direttore di Produzione, Direttore Finanziario e Proprietà ha chiarito che non potevamo dire no ad un cliente storico come Veronapack. E la risposta è stata: “Solema c’è”.


Chiediamo a Stefano Angero di illustrarci le fasi iniziali del progetto.

Dopo il sì di Solema ci sentivamo già più tranquilli perché sapevamo di avere al nostro fianco un partner serio e affidabile che ci avrebbe sostenuto. Sono bastate poche riunioni, alcune fatte anche al telefono a causa del Covid, per gettare le basi del progetto. A fine agosto 2020 la commessa è stata definita, il contratto firmato e il progetto ha preso ufficialmente il via.

I dettagli del lavoro si stavano a poco a poco svelando: gli 11 milioni di alveari avrebbero contenuto bottiglie in vetro di acqua minerale, destinate ai mercati esteri del settore Horeca.

A ottobre 2020 è stata eseguita la prima fase di validazione e il conseguente test in produzione degli alveari sulle macchine Solema già presenti in azienda. La tabella di marcia prevedeva un secondo test, questa volta sulle macchine nuove, entro la metà di gennaio 2021. Non restava che attendere la consegna definitiva delle macchine da parte di Solema fissata per prima di Natale.

Gli alveari in teso prodotti da Veronapack vengono poi utilizzati in linee industriali come questa.


Questo progetto arrivava a pennello con la scelta strategica di Veronapack di investire nella produzione di alveari in cartone teso. È così?

È proprio così. L’entusiasmo con cui abbiamo affrontato questo lavoro ci ha dato la spinta a investire ancora di più nel business del cartoncino teso. Il 15 gennaio scorso, infatti, abbiamo inaugurato la nuova divisione produttiva dedicata esclusivamente alla lavorazione del teso. Un polo situato a pochi chilometri dalla sede centrale nato proprio per soddisfare al meglio la richiesta di alveari del cliente beverage, il cui lavoro è stato organizzato su due turni di 4 persone ciascuno, due macchinisti, un operatore al taglio, e una persona in logistica.

Siamo certi che la nascita della nuova divisione dedicata al teso porterà un ulteriore incremento del lavoro in arrivo dal settore beverage e in particolare da quello del vino, considerato anche che fino a pochi anni fa gli alveari venivano prodotti solo in Germania e Francia, stoccati in Italia e poi consegnati al cliente finale, che però poteva giustificare il viaggio dalla Germania solo a fronte di grandi ordinativi.

Adesso invece, grazie alla nostra nuova realtà produttiva, si evita l’immagazzinamento degli alveari con un risparmio di tempo e denaro e un flusso del lavoro più agevole. Insomma, il business del cartoncino teso si prospetta buono, con sviluppi anche nel medio-breve periodo: il mercato del vino solo nel nord est dell’Italia, necessita da solo di 60 milioni di alveari annui. Il tutto senza dimenticare la storica sede di Veronapack che resterà concentrata sulla sola produzione del cartone ondulato.


A Luca Parsani chiediamo invece di raccontarci le fasi finali del progetto
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Da settembre era filato via tutto liscio e senza intoppi e ciò ha favorito la compressione dei tempi. La consegna e l’installazione delle 3 macchine, che la deadline fissava per la prima settimana di gennaio 2021, sono state anticipate a metà dicembre 2020. Tre settimane guadagnate rispetto alla tabella di marcia, che hanno permesso a Veronapack di procedere anzitempo con la seconda simulazione in ciclo produttivo: inizialmente prevista per la metà di gennaio 2021, ha avuto luogo, invece, addirittura a fine dicembre 2020.
Tutto questo ha permesso a Veronapack di avere più tempo per la lavorazione di un “lotto test” di produzione eseguito direttamente con i macchinari nuovi e di inviare con largo anticipo i primi alveari montati allo Scatolificio Sandra, che a sua volta li ha testati e messi in macchina per la produzione delle scatole finali. Tutte operazioni che hanno dato esito positivo.

Poco prima di Natale i nostri tecnici sono tornati in Veronapack per eseguire il montaggio e l’installazione meccanica della Multiroll-Cut, la macchina da taglio specifica con cui si realizza la forma finale dell’alveare. Il 28 dicembre, infine, è stato effettuato l’avviamento e l’allacciamento definitivo delle macchine, allo scopo di produrre il materiale necessario per effettuare il secondo test interno per Veronapack.
Dopo le operazioni di avviamento della macchina da taglio, che rappresentava la fase prioritaria del lavoro, nel corso dell’ultima settimana di gennaio è stata completata la fase di installazione e di formazione tecnica delle due montalveari Moser. E a fine gennaio Veronapack, nel suo nuovo polo produttivo, era perfettamente in grado di lavorare in completa autonomia sulle nostre macchine.

Veronapack, ad oggi, sta regolarmente procedendo con la produzione degli alveari senza interruzioni, sapendo che può contare sul supporto h24 dei nostri tecnici.

Chiudo ricordando che questo progetto rappresenta certamente uno dei momenti più intensi della collaborazione tra Veronapack e Solema, e certifica il rafforzamento della partnership tra le due aziende.


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Ringraziamo Stefano Angero e Luca Parsani per la collaborazione.

Per maggiori informazioni su Solema scrivete a info@solema.it o chiamate lo 035 654111.

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