A un anno dai festeggiamenti per il quarantesimo di Solema, abbiamo incontrato il fondatore Ennio Mazzola.

29/06/2023

A un anno dai festeggiamenti per il quarantesimo di Solema

Buongiorno Ennio, esattamente un anno fa Solema celebrava i 40 anni di attività. Ci racconta com’è nata l’idea di dar vita a questa iniziativa?

L’idea di aprire Solema è giunta al termine di una precedente esperienza in una società fondata da me con un altro socio all’inizio degli anni 70, all’età di 20anni. Questa azienda produceva macchine per la legatoria e tra queste macchine avevo brevettato il primo impilatore al mondo che alternava i dorsi e funzionava sia per i libri brossurati che per i libri cartonati.
Finita questa esperienza, mi sentivo quindi pronto per aprire un’altra attività e così, nel 1982, decisi di dar vita a Solema. E quasi subito si unì al progetto anche mio fratello Raffaello.
Avevo un obiettivo fisso, progettare la miglior automazione possibile nel mondo della produzione del libro. A quei tempi l’automazione per la produzione era quasi inesistente.
L’automazione aveva tre scopi importanti: ridurre il lavoro manuale di servizio alle macchine di produzione massacrante e ripetitivo, utilizzare al meglio gli spazi e velocizzare la produzione.
Così abbiamo iniziato subito con progetti semplici come nastri trasportatori e curve, arrivando poi ad un parco macchine che, ad oggi, conta oltre 50 modelli tra cui il pallettizzatore Pluton, a oggi pallettizzatore in assoluto più prodotto nella legatoria.


Era il 1982, cosa ricorda in particolare di quell’anno di inizio della Solema?

Il ricordo va subito alla nostra prima officina, ricavata da uno spazio che fu di uno zio che produceva piastrelle e che era da poco andato in pensione: due stanzette di 5 metri per 4, davvero molto piccole. All’inizio abbiamo avviato l’attività con 5 persone, fino ad essere oggi, tra collaboratori e assunti, un totale di 80 persone.


E l’anno scorso avete festeggiato i 40 anni di attività: l’intuizione, quindi, si è rivelata azzeccata…

I 40 anni di Solema sono un riconoscimento importante, la dimostrazione e la testimonianza che in questi anni abbiamo lavorato bene facendo le scelte giuste e riuscendo a restare al passo coi tempi.
In Solema abbiamo sempre cercato di essere innovativi utilizzando al meglio la tecnologia. Lo dimostra il fatto che siamo stati i primi nel settore a far uso di computer al plasma, per disegno tecnico e per disegnare layout, quelli con lo schermo arancione, per intenderci.

Questa è stata un po’ la nostra fortuna, perché già a quei tempi ci presentavamo dai clienti con un computer portatile e disegnavamo i layout degli impianti direttamente sul posto, sotto gli occhi di chi ce li commissionava, fornendo nel giro di poche ore una soluzione e un prezzo. I nostri concorrenti per lo stesso lavoro avevano tempi molto più lunghi, settimane o mesi.

Tutti i prodotti Solema, macchine e impianti sono costruiti da noi nella nostra officina con centri di lavoro e macchine utensili sempre molto aggiornati, anche questo ha contribuito a sviluppare velocemente prodotti nuovi oltre la produzione in serie.
Altro punto di forza di Solema è stata la capacità di progettare i suoi prodotti partendo dal progetto seguendo tutto il ciclo per sviluppare una macchina, costruendo la parte elettrica e il software di funzionamento.


L’età media di chi lavora in Solema è molto bassa, siamo intorno ai 39 anni, e questo è un altro fiore all’occhiello di Solema. C’è sempre stata questa tendenza a voler lavorare con i giovani?

Anche se non amo le statistiche, mi fa piacere che l’età media di chi lavora con noi è di 39 anni.
Forse dipende dal fatto che di Solema si è sempre parlato bene nella nostra zona e ciò ha spinto molti giovani a proporsi per venire a lavorare da noi.
Ma è anche il risultato di quel che avevamo fortemente voluto fin dall’inizio: circondarci di forza lavoro giovane che portasse una ventata di freschezza. Io credo che per crescere sia necessario far entrare in azienda nuova linfa ed energia ed è un dovere dell’impresa portare tutti al livello più alto di competenze.


Quali sono i punti di forza che vi hanno portato ad essere quello che siete?

In questi anni ho sempre cercato di creare un luogo di lavoro confortevole e bello nel limite del possibile, che accogliesse e mettesse a suo agio chi, in quel posto, ci doveva lavorare.
Ecco, credo che uno dei punti di forza di Solema sia proprio questo: essere un posto di lavoro a misura d’uomo.
E poi sicuramente restare al passo coi tempi, come dicevo prima, lavorare con collaboratori preparati, attenti e competenti e, infine, avere un’attenzione spasmodica e continua verso il prodotto e il cliente, al punto di poter dire che non penso ci sia un solo cliente scontento dei nostri prodotti e servizi.


Ci svela una curiosità? Da dove nasce il nome Solema?

In tanti mi chiedono il perché del nome SOLEMA. Approfitto quindi di questa intervista per svelare che non si tratta dell’acronimo “soluzioni legatoria mazzola”, come molti hanno pensato in questi anni.
La verità è che cercavo un nome di fantasia che avesse una sonorità piacevole e funzionasse in tutte le lingue del mondo: Solema suonava davvero bene, ed è un nome semplice che in tutto 
il mondo risulta facile pronunciare.


Per finire, c’è qualcuno in particolare che vuole ringraziare per questi anni di successi e soddisfazioni?

Un ringraziamento speciale va ai miei fratelli Raffaello e Maria Teresa, che mi sono sempre stati d’aiuto dentro e fuori l’azienda.
Ringrazio anche tutti i dipendenti che sono passati da qui, dal primo all’ultimo, per la loro disponibilità e professionalità.
Ringrazio infine Luca Parsani, Amministratore Delegato, Giuseppe Magri, Direttore Amministrativo e Luca Borella, Direttore Commerciale. Lo sviluppo evolutivo e tecnologico di Solema degli ultimi anni lo si deve a loro e ai rispettivi team di lavoro.




Per maggiori informazioni su Solema scrivete a info@solema.it o chiamate lo 035 654111.

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