Solema: un’azienda giovane che investe sui giovani.

10/12/2020

Solema: un’azienda giovane che investe sui giovani.

Trasmettere ed acquisire competenze: il nostro team Under 25.

In queste newsletter presentiamo spesso le nostre diverse tipologie di macchine e i servizi ad esse collegati. Ma per far sì che queste macchine funzionino alla perfezione e soddisfino le richieste dei clienti, c’è bisogno di persone e risorse che dedichino costantemente il loro tempo al continuo miglioramento del singolo dettaglio.

Per questo motivo da oggi abbiamo deciso di parlare anche della forza lavoro presente all’interno dell’azienda, partendo dalle risorse più “fresche”: i giovani di Solema, una generazione di “professionisti in erba” che potremmo simpaticamente chiamare i nostri Under25Solema è una realtà consolidata ma dallo spirito giovane che ha scelto di investire proprio nei giovani valorizzandoli in tutto il ciclo produttivo dell’azienda, dalla ricerca iniziale dei clienti fino alla consegna finale dei prodotti. 

Tutto si basa sulla perfetta collaborazione tra i reparti: Marketing – Commerciale – Tecnico – Software – Acquisti – Montaggio; e in Solema siamo contenti di avere all’interno di ciascuno di questi settori produttivi almeno una risorsa “Under25”, che di seguito vi presentiamo.




LA NOSTRA SQUADRA UNDER25

Michela Gregis, 23 anni  Reparto Marketing e Comunicazione

Laureata in Sociologia con indirizzo di Scienze dell’Organizzazione. Dopo sei mesi di Erasmus in Finlandia orientati al marketing ha capito che quella poteva essere la sua strada. Tornata in Italia è entrata subito in Solema dove ha svolto uno stage di sei mesi col compito di aiutare a sviluppare la comunicazione interna. Finito lo stage è stata confermata per seguire la comunicazione social dell’azienda all’interno del reparto Marketing. Tra i suoi obiettivi futuri, certamente figura il ruolo di Social Media Manager, indirizzo in cui si sta ancora specializzando negli ultimi due anni di università alla Cattolica di Milano.



Giuseppe Liguori, 24 anni  Reparto Commerciale

Dopo il diploma in ragioneria ottenuto nel 2015, ha svolto un master di due anni con specializzazione in marketing ed internazionalizzazione delle imprese. Dopo un paio di stage nel campo del Digital Marketing, ha capito che diventare “un nerd da tastiera” non era nelle sue corde. A lui interessava approfondire il rapporto umano e il contatto col cliente, e ha concentrato le forze nel settore delle vendite. L’occasione giusta si è presentata a inizio 2018 quando Solema cercava una persona per ampliare il reparto Commerciale. Dopo un periodo iniziale di circa un anno, il rapporto si è concretizzato in un contratto a tempo indeterminato col ruolo di affiancamento ai venditori senior nella preparazione delle offerte e nella stesura dei layout in Autocad, programma di disegno tecnico che Giuseppe ha dovuto imparare da zero.



Nicholas Zappella, 25 anni  Reparto Tecnico

Perito meccanico, ha conseguito anche una laurea breve in ingegneria. Poi, tramite passaparola, un anno fa è approdato in Solema dove è stato subito assunto per lavorare all’interno dell’ufficio tecnico. All’inizio del suo percorso ha svolto dei training formativi, prima nell’officina meccanica distaccata in di Torre De' Roveri, reparto macchine utensili, e poi nella sede centrale di Pedrengo, nei reparti magazzino e montaggio. Al sesto mese si è definito il suo ruolo all’interno dell’ufficio tecnico, reparto composto da otto persone, in cui si occupa di progettare – con l’aiuto di avanzati programmi in 3D – tutto ciò che dovrà poi costituire la singola macchina. Nicholas si occupa inoltre dello studio e dello sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, nell’ottica di migliorare le prestazioni del parco macchine.


Marco Nembrini, 25 anni  Reparto Software

Dopo il diploma di perito industriale elettrotecnico, ha svolto un master biennale in meccatronica e automazione. Durante questo percorso formativo ha conosciuto Solema, realtà del territorio invitata ad una presentazione aziendale nell’ambito di un progetto che prevedeva una serie di stage aziendali. Lui se n’è aggiudicato uno, svolto in azienda tra maggio e luglio del 2019, un periodo formativo che si è poi concretizzato in un contratto a tempo indeterminato all’interno dell’ufficio software, in cui si occupa di sviluppo e assistenza sulle macchine Solema. In reparto sono in quattro: tre softwaristi e uno schemista elettrico.


Michele Tombini, 23 anni  Reparto Acquisti e Logistica di Magazzino

4 anni fa, appena diplomato in Ragioneria, è entrato in Solema rispondendo ad un’inserzione. Dopo tre anni di apprendistato viene assunto con contratto a tempo indeterminato. All’inizio non si è posto obiettivi precisi e ha accettato di buon grado di fare un anno di “gavetta” nell’ufficio acquisti, dove serviva una risorsa giovane che imparasse subito a seguire i processi legati alla logistica di magazzino, alla ricambistica e alla creazione delle distinte delle macchine. Ha così scoperto che quella era la sua strada. In reparto sono in quattro e lui è il più giovane. Michele si interfaccia quotidianamente con gli altri reparti fornendo informazioni puntuali sulle dinamiche di fornitura del materiale.


Nicolas Pirino, 24 anni  Reparto Montaggio

Dopo il diploma di Elettrotecnico è entrato in Solema con un contratto di apprendistato di due anni e mezzo con l’ottica di diventare un elettricista trasfertista. Il percorso è iniziato con la formazione nell’officina meccanica di Torre De' Roveri dove ha imparato ad usare il tornio e a produrre i singoli pezzi. Dopo 6 mesi si è spostato alla sede di Pedrengo nel quale ha iniziato a fare sia cablaggi di quadri elettrici sia cablaggi a bordo macchina ed attualmente ha raggiunto l’obbiettivo di essere un trasfertista all’interno del reparto di montaggio, in cui 5 trasfertisti che si suddividono le mansioni di installazione e di manutenzione. Molti si chiedono cosa significhi esattamente “trasfertista”: il trasfertista è colui che collauda le macchine in sede e poi si reca dal cliente ad installare e fare istruzione agli operatori. Recentemente, a causa del Covid, a Nicolas è capitato di seguire la manutenzione dei macchinari da remoto con l’aiuto del Solema Service Pack, il servizio di assistenza di Solema che elimina costosi interventi d’urgenza sulle macchine (➜ link).



Abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontarci un episodio particolare che li ha colpiti nei loro primi anni di attività in azienda

Michela
— «Durante il lockdown della scorsa primavera, l’azienda aveva espresso il desiderio di essere comunque presente sui social con contenuti che in qualche modo si legassero all’emergenza sanitaria. E’ nato così un progetto che ha coinvolto numerosi dipendenti Solema e che consisteva nel raccogliere una foto da casa durante le festività pasquali, affinchè venissero sistemate in un simpatico video-collage per augurare buona Pasqua a clienti, collaboratori e a tutti quelli che ci seguono sui canali social. Il post ha avuto numerose interazioni. Questo è un progetto di cui vado orgogliosa perché è arrivato in un momento particolarmente difficile in cui l’azienda cercava, con l’aiuto di tutti, di mantenere unito e motivato il gruppo con un po’ di leggerezza e buonumore».

Giuseppe  «La parte più bella del mio lavoro è il rapporto che si crea col cliente. E’ curioso scoprire, viaggio dopo viaggio, particolarità e caratteristiche che differenziano un Paese dall’altro. L’episodio che più mi ha colpito è stato l’incontro con la Shandong Hongije, azienda cinese che stampa libri e cataloghi (ne abbiamo parlato qui: ➜ link), che si è tenuto lo scorso inverno qui a Pedrengo e durante il quale ho avuto modo di conoscere il loro particolare approccio al lavoro, molto diverso da quello di noi europei. Seguire da vicino questo cliente è stata una bella esperienza: sono entrato in contatto con la loro cultura e con usi e costumi tradizionali cinesi che non conoscevo. Una cosa che ricorderò sempre con piacere è il tradizionale rito del Gān bēi, che solitamente si svolge a tavola durante un pranzo o una cena importanti e in cui si brinda per tre volte consecutive in segno di ringraziamento».

Nicholas Z. — «Io lavoro in Solema da poco più di un anno e l’episodio particolare ancora non è arrivato. Posso però dire che, nella mia breve esperienza, quello che più mi ha colpito è il buon rapporto che si è instaurato da subito con i miei colleghi. Solema è per tutti noi una grande famiglia. Io mi sono sentito accolto fin dal primo giorno e ho cercato in tutto i modi di ricambiare la fiducia dimostrata facendomi trovare sempre pronto ad ogni richiesta, anche la più difficile».

Marco — «Anche per me, oltre che per il mio collega Giuseppe (vedi risposta precedente n.d.r.), l’episodio che ricordo maggiormente vede coinvolta l’azienda cinese Shandong Hongije, con la quale sono stato impegnato in una particolare assistenza da remoto. La prima linea di macchine inviate in Cina era arrivata a destinazione in concomitanza con il lockdown del marzo scorso. Si trattava quindi di portare a termine il lavoro “a distanza”, essendo per forza di cose impossibilitati a recarci in Cina ad installare le macchine di persona. Per Solema si trattava della prima grossa installazione effettuata interamente da remoto, e la prima realizzata grazie all’utilizzo, seppur parziale, del Solema Service Pack (ne abbiamo parlato qui: ➜ link). L’installazione, eseguita in videochiamata WeChat, è stata portata perfettamente a termine nel corso di due intense settimane con sedute praticamente all’alba, a causa del fuso orario tra noi del software e i tecnici cinesi. Non nascondo che durante l’installazione sono sorti dei piccoli inconvenienti, in particolare con una macchina, il Girapile (➜ link), dispositivo che serve per ruotare le scatole e che inizialmente, per problemi dovuti alle particolari condizioni di utilizzo della macchina, non ne voleva sapere di funzionare. Un problema che ci ha fatto perdere parecchio tempo. Ma poi, con l’impegno e la tenacia del gruppo di lavoro, tutto si è risolto per il meglio. Un avventura a lieto fine che ricorderò a lungo».

Michele — «Recentemente mi sono occupato in prima persona dell’acquisto dei materiali con cui vengono creati gli occhiali interattivi che fanno parte del nostro pacchetto Remote Service Tool (ne abbiamo parlato qui: ➜ link) e che servono per rendere ancora più performante il monitoraggio delle macchine da remoto. Lavorando a stretto contatto con Marco Nembrini del Reparto Software, che ha scelto la tipologia di materiali con cui dovevano essere assemblati gli occhiali, ho setacciato il mercato per trovare i fornitori più convenienti e professionali tra i tanti che affollavano la rete. E’ stata un’esperienza interessante, oltre che un particolare momento di crescita per me e per l’azienda».

Nicolas P. — «Non dimenticherò mai il giorno in cui mi è stata comunicata la decisione di inviarmi da solo per tre settimane in Pennsylvania per l’installazione di una macchina. Mi son detto che a 22 anni un’occasione così non capita tutti i giorni. E così ho subito accettato quella che per me era una sfida importante. La trasferta è andata molto bene, tutto è filato via liscio. Certo, all’inizio non è stato facile, ma alla fine l’installazione si è conclusa senza nessun intoppo. Per me è stata un’esperienza appagante anche perché ho saputo che il cliente è rimasto molto soddisfatto sia del montaggio che della formazione fatta agli operatori locali. Ringrazio nuovamente la direzione di Solema per avermi dato questa opportunità. Non so quante altre aziende avrebbero scelto di inviare un giovane da solo negli Stati Uniti. Evidentemente l’azienda si sentiva sicura di questa scelta, sapendo che se mi fossi trovato in difficoltà avrei potuto contare su una rete di colleghi in grado di supportarmi dall’Italia».

La sede principale di Solema è a Pedrengo, Bergamo, zona particolarmente colpita dalla prima ondata di Covid19. Abbiamo chiesto ai ragazzi com’è cambiato il loro modo di lavorare durante il lockdown della scorsa primavera.

Michela — «Nei mesi critici ho lavorato un paio di settimane da casa, poi era necessario che qualcuno venisse qui in azienda per gestire le operazioni di post-sanificazione e per coordinare l’installazione dei cartelli segnaletici relativi alla sicurezza. Mi sembrava utile aiutare l’azienda in un momento di particolare difficoltà».

Giuseppe — «Durante il lockdown ho lavorato due mesi da casa in modalità smart working, pur restando a diretto contatto coi clienti, seppure da remoto. Sono stati giorni alienanti, che mi hanno privato del contatto umano con le persone, una delle peculiarità del mio lavoro. In azienda non ci siamo mai demoralizzati e l’esperienza del Coronavirus è stata vissuta senza particolari drammi. Ricordo che c’era una un ottimismo diffusa in tutta l’azienda, malgrado tutto. E ciò ha contribuito a portare a termine due importanti commesse con l’Inghilterra, per le quali devo pubblicamente ringraziare Paul Bratherton, il nostro agente nel Regno Unito, per il prezioso contributo».

Nicholas Z. 
— «Personalmente non mi sono mai fermato durante il lockdown. Nelle due settimane in cui ho dovuto lavorare da casa sono riuscito lo stesso a portare a termine buona parte del lavoro, anche se mi mancavano i “ferri del mestiere”. Ma dopo i primi giorni di rodaggio mi sono adeguato e tutto, o quasi tutto, si è normalizzato. Per il resto del lockdown ho lavorato in azienda perché Solema faceva parte di una filiera produttiva autorizzata a proseguire una parte della sua attività e per farlo ha dovuto adottare rigide regole legate alla sicurezza dei singoli dipendenti».

Marco — «Ho fatto due settimane da casa in smart working per completare l’assistenza su una macchina appena installata presso un nostro cliente in Belgio. Il completamento del lavoro era indispensabile per permettere ai tecnici di utilizzare al meglio le macchine. Dopodiché sono tornato ad operare in azienda perché da casa mi era praticamente impossibile lavorare per la mancanza degli strumenti adeguati che ho solo in ufficio. Eravamo alle prese con l’avvio della Cast, un nuovo prototipo di macchina per il montaggio delle scatole, che richiedeva una cura tecnica approfondita. Da allora non sono più tornato in smart working, anche perché poi ha praticamente riaperto tutta l’azienda».

Michele — «Il coronavirus non ha particolarmente modificato il mio modo di lavorare e infatti non ho mai smesso di venire in azienda per seguire la gestione della ricambistica e dell’assistenza al cliente, due servizi che non si sono fermati mai anche durante il lockdown. In realtà per un mese Solema ha deciso di interrompere volontariamente la produzione e il montaggio delle macchine, pur potendo restare comunque operativa. Ho comunque affrontato anch’io per una settimana la novità del lavoro da casa».

Nicolas P. 
— «Il primo mese di lockdown l’ho passato forzatamente a casa. Poi ad aprile, prima che tutti i reparti riprendessero la piena attività, sono venuto in azienda per una settimana per mettere a punto una macchina che doveva essere installata a maggio. Per ovvi motivi ero impossibilitato a recarmi a fare installazione e manutenzione dal cliente. Se ci fosse stata la famosa valigetta Remote Service Tool (➜ link) avrei potuto farlo da remoto, ma il servizio era ancora in via di perfezionamento».

Infine abbiamo chiesto ai ragazzi di indicarci i “punti di forza” che caratterizzano il modo di lavorare di Solema e che potrebbero fare la differenza agli occhi di un potenziale cliente.

Michela — «Sicuramente la Disponibilità di chi segue il cliente cercando di soddisfare ogni particolare richiesta e la Velocità nel fornire risposte e soluzioni, anche le più complicate. E poi la Fiducia che l’azienda riserva a noi della “squadra Under25”, insegnandoci il lavoro con pazienza ed accettando, tutte le conseguenze che comporta questo tipo di scelta: mi riferisco al valore aggiunto di ogni nostra nuova idea e anche agli eventuali errori dovuti all’inesperienza ai quali i nostri colleghi rimediano prontamente – è la palestra formativa più efficace ».

Giuseppe — «Mi ha colpito la Reattività di tutti i reparti nel trovare soluzioni fuori dall’ordinario. L’anno scorso, per esempio, un cliente austriaco ci ha chiesto con una certa urgenza di inserire nel pianale di un pallettizzatore una particolare bilancia. L’ufficio tecnico si è messo subito a studiare il progetto pensando a quale tipo di bilancia potesse essere integrata nella macchina. Il risultato ha portato alla realizzazione di un B-Pal (➜ link) costruito in corso d’opera e in tempi record. Un tipico caso di richiesta non-standard perfettamente esaudita».

Nicholas Z. — «Dico l’Esperienza, perché è una cosa che si avverte girando tra i reparti dell’azienda e che cerchiamo di trasmettere anche al cliente. In Solema ogni reparto ha sempre la risposta giusta a qualsiasi richiesta. Se non hai l’esperienza, le soluzioni non arrivano facilmente».

Marco — «Per me il punto di forza di Solema è l’Elasticità, una caratteristica peculiare che garantisce al cliente assistenza continua e ascolto attento di tutte le richieste. Inoltre, pensando al reparto software di cui faccio parte, credo che il Remote Serivice Tool (➜ link) rappresenti una tipologia di assistenza post vendita innovativa e quasi unica nel suo genere. Un vero motivo che ci contraddistingue dai competitor».

Michele — «In Solema ho notato che c’è tanta Competenza, soprattutto nel modo in cui si lavora e in molte scelte aziendali come, per esempio, quella di mandare il mio collega Nicolas Pirino tre settimane in America da solo per installare una macchina. E poi la Libertà che abbiamo noi giovani nel proporre idee innovative che vengono sempre ascoltate e valorizzate». 


Nicolas P. — «Affidabilità e Dinamicità: in Solema se un cliente chiede all’ultimo momento qualcosa di particolare e non previsto all’inizio del progetto (ed è già capitato) noi cerchiamo sempre di accontentarlo. E generalmente ci riusciamo, grazie al perfetto lavoro di squadra tra i reparti».


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Vi diamo appuntamento alle prossime newsletter in cui presenteremo alcuni componenti della “categoria Senior”, una selezione di storici collaboratori presenti in azienda da molti anni e che racconteranno esperienza, percorso e curiosità della loro lunga attività lavorativa in Solema.
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