Lo sviluppo del business nei paesi di lingua tedesca: ne parliamo con Dietmar Murr, nuovo Project Manager Solema

25/05/2023

Lo sviluppo del business nei paesi di lingua tedesca: ne parliamo

Abbiamo incontrato Dietmar Murr, nostro nuovo Project Manager per i mercati tedesco, austriaco e svizzero-tedesco, con cui abbiamo parlato del suo incontro con Solema, della sua ventennale esperienza nel settore e delle prospettive future legate alle sue aree geografiche di competenza


Per Solema lo sviluppo del business nei paesi di lingua tedesca ha da sempre un ruolo fondamentale. Per questo, un anno fa circa, abbiamo deciso di ampliare la nostra rete commerciale per i mercati tedesco, austriaco e svizzero-tedesco con l’arrivo di Dietmar Murr, con all’attivo 20 anni di esperienza nel settore della legatoria. Dietmar in Solema ricopre il ruolo di Project Manager per i mercati sopra citati.

Recentemente lo abbiamo incontrato nei nostri uffici di Pedrengo e gli abbiamo rivolto alcune domande sul suo background professionale e sulla sua esperienza con noi.


Ciao Dietmar, raccontaci qualcosa di te: gli studi, l'approccio col mondo del lavoro e come hai conosciuto Solema.

Terminate le scuole superiori, nel 1993 mi sono laureato in Ingegneria Meccanica all'Università di Scienze Applicate.
Prima della laurea ho iniziato a lavorare come attrezzista, imparando subito come si costruisce una macchina, ancor prima che arrivassero le macchine computerizzate.
La seconda esperienza è stata in un’azienda di progettazione meccanica in cui lavoravo come ingegnere e mi occupavo personalmente di gestione e installazione dei progetti. Nel 2000 sono entrato in VBF Buchtechnologie dove ho lavorato prima come progettista meccanico e poi come project manager per il reparto layout.
E’ qui che ho avuto i primi contatti con Solema per un progetto in partnership del 2004 relativo alla realizzazione di una linea di produzione di copertine rigide per un cliente americano.
A quei tempi VBF, che nel frattempo era diventata Müller Martini, non possedeva una linea intera di macchine da offrire ai clienti, e quindi si affidava a Solema per velocizzare i processi di automazione. Questo è stato anche l’inizio della collaborazione tra Müller Martini e  Solema.

 

E dopo questa esperienza sei diventato Project Manager di Solema a supporto delle vendite. Raccontaci com’è andata.

Nel periodo di lavoro presso Müller Martini erano frequenti i contatti con Solema, che per noi era un partner flessibile e affidabile che ci forniva trasportatori, torri di raffreddamento e palletizzatori per tutti i nostri progetti. Ciò mi ha permesso di conoscere bene il modello di lavoro e la filosofia di Solema, oltre che l’intera gamma di prodotti offerti.

L’anno scorso, dopo 20 anni esatti di lavoro, ho pensato che fosse giunto il momento di cambiare qualcosa nella mia vita professionale. E così ho chiesto a Luca Parsani, CEO di Solema, se al loro interno avessero bisogno di una figura come la mia per la gestione dei progetti e in supporto alle vendite per i paesi di lingua tedesca.

Così ci siamo incontrati a Monaco in occasione della CCE, la fiera dell'industria del cartone ondulato, e abbiamo trovato un accordo per iniziare una collaborazione, dalla Germania, a partire dal giugno del 2022. Con Luca c’è stato subito un buon feeling che ci ha portato a definire insieme ruoli e competenze e di come mi sarei relazionato a distanza con i miei nuovi colleghi.


All'inizio della tua esperienza ti sei occupato di disegno meccanico: perché poi hai scelto di diventare project manager e di non tare nel campo della progettazione?

Ho scelto di diventare Project Manager perché è un ruolo che mi ha sempre affascinato per la sua versatilità che ti porta a fare cose diverse affrontando ogni volta nuove esperienze e testando tecnologie differresenti.
Inoltre, svolgendo questo ruolo, si ha a che fare con persone di culture diverse e tutto ciò rappresenta per me uno stimolo a migliorare e cercare nuove soluzioni da proporre al cliente.
Del mio lavoro mi piace anche la particolare miscela che si crea tra la parte tecnica e quella commerciale, che ti porta a rendere più completo il contatto diretto con il cliente.


Nel tuo settore di competenza conta di più l'aspetto tecnico o quello emotivo?

Direi che serve un giusto mix tra i due fattori. L’aspetto tecnico è fondamentale perché ti aiuta a creare un buon rapporto tra costi e benefici di un singolo progetto. Di solito, quella che può sembrare la soluzione tecnicamente migliore, non sempre è anche quella più economica, e spesso il segreto sta nel trovare una soluzione tecnica semplice a un problema complesso.
Ma anche l'aspetto emotivo ha la sua importanza. Perché se è vero che con la tecnica si giunge sempre a una buona soluzione, serve anche un linguaggio corretto con cui vendere quella soluzione al cliente. A volte nascono problemi interpersonali tra azienda e cliente e per superarli serve una giusta dose di emozione. Bisogna essere capaci di spiegare bene al cliente quale tecnologia si nasconde dietro alle singole macchine e al sistema complesso con cui vengono pensate e realizzate.


Per le tue caratteristiche, tu rappresenti per Solema la figura professionale in perfetta sintonia con il tuo collega tedesco Harry Marian. E’ così?

Sì, credo che io e Harry (che avevamo già intervistato qualche mese fa N.d.R.) ci completiamo a vicenda. Nei progetti che sviluppiamo insieme per Solema, lui è l'esperto dei processi di rilegatura, della parte commerciale e del rapporto con i clienti; io invece aggiungo la mia esperienza nella gestione e negli aspetti tecnici e ingegneristici dei progetti.
Credo che non esistano confini fissi nella suddivisione del nostro lavoro, direi che tra me e Harry c’è molta flessibilità e questo ci permette di spaziare liberamente ognuno nel proprio territorio di competenza. La miscela delle nostre due figure professionali rappresenta quindi un’arma strategica in più a disposizione di Solema.


Che consigli daresti a un giovane che vuole intraprendere una carriera come la tua?

Una formazione scolastica in ambito tecnico rappresenta una discreta base di partenza e, insieme a una buona conoscenza dell’inglese scritto e parlato, fornisce il know-how necessario per intraprendere questa professione.
Un consiglio che do sempre ai giovani è di essere aperti ad affrontare sempre nuovi compiti e mansioni, e di avere un forte interesse verso le nuove tecnologie, come ad esempio l’IOT, Internet of Things, un percorso di sviluppo tecnologico che sta prendendo sempre più piede.
Infine, nel rapporto col cliente, suggerisco di essere sempre presenti e propositivi in caso di qualsiasi necessità. Se poi si è anche dotati di una buona comprensione psicologica dei problemi, tutto riuscirà più facile.


Rimanendo sullo stesso tema, secondo te è importante conoscere molte lingue per destreggiarsi nel nostro settore lavorativo?

Come dicevo prima, conoscere bene la lingua inglese è fondamentale, perché rappresenta lo standard internazionale ed è un must per qualsiasi project manager. Se poi si conoscono anche altre lingue è meglio, ma non è obbligatorio.
Consiglio molto, però, anche qualche esperienza formativa di studio o di lavoro all’estero, perché aiuta a conoscere e rispettare la cultura di altri paesi. Penso in particolare ai paesi di lingua araba che richiedono un codice di comportamento adeguato su cosa è permesso fare e cosa no e per rispettare al meglio le loro regole.


E con l’italiano come va?

Non c’è male, diciamo che me la cavo. La mia conoscenza dell’italiano mi permette di vivere il vostro paese da perfetto turista in vacanza e quindi posso andare al ristorante e ordinare cibo e bevande senza soffrire la fame e la sete… Scherzi a parte, il mio italiano mi consente di dialogare tranquillamente con i miei colleghi di Pedrengo per la gestione di qualsiasi progetto.


Secondo te, quali sono i punti di forza con cui Solema può fare la differenza?

I principali punti di forza di Solema sono il forte orientamento al cliente, un alto grado di flessibilità e un’elevata motivazione delle persone che lavorano in azienda.
E poi la disponibilità dell'azienda a confrontarsi sempre con nuove tecnologie come ad esempio la robotica, disciplina in evoluzione e sempre più richiesta nell'industria delle arti grafiche e del cartone.
Ma una dote che ho potuto riscontrare già quando ancora non lavoravo in Solema è la capacità di proporre sempre una soluzione perfetta per ciascun cliente. Credo che rappresenti un po’ la mission aziendale che ci permette di essere riconosciuti in tutto il mondo come leader indiscussi del nostro settore.
Da noi un cliente troverà la soluzione completa a ciò che sta cercando. Questa caratteristica è frutto dell’esperienza di anni di lavoro a contatto col cliente, fatto da visite periodiche sul campo che permettono di seguire in maniera maniacale tutto il ciclo del progetto, dalle parti meccaniche fino allo schema elettrico, sottoponendo le macchine a sofisticati test, consapevoli del fatto che l'85% delle parti meccaniche viene prodotto all’interno, ed è quindi rigorosamente sotto controllo.
Per Solema non si tratta quindi di vendere esclusivamente le singole macchine, ma di vendere sistemi completi.


Quali prospettive future prevedi per Solema relativamente alle tue aree geografiche di competenza?

Nei paesi di lingua tedesca, Solema sta vivendo un momento di forte crescita e stiamo lavorando insieme per diffondere ulteriormente la conoscenza di Solema nei paesi di lingua tedesca come Svizzera e Austria. Abbiamo notato, nell’ultimo anno, un particolare apprezzamento dei clienti tedeschi della possibilità di avere un referente che parla la loro stessa lingua.
Siamo impegnati nello sviluppo e nel miglioramento dei processi interni ed esterni del flusso di lavoro per le legatorie, mentre il settore del cartone è nuovo per me e mi sto impegnando per capirne le potenzialità e le soluzioni da proporre ai clienti.
Credo che Solema abbia tutte le carte in regola per migliorare e sviluppare le proprie macchine per il Paperboard, rendendole ancora più performanti in tutti i loro aspetti.
Un altro terreno che potrebbe portare a interessanti sviluppi futuri è quello dello IOT, Internet of Things, soprattutto per quanto riguarda i processi di automazione.



Per maggiori informazioni su Solema scrivete a info@solema.it o chiamate lo +39 035 654111.

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